martedì 17 marzo 2020

Making Monsters


Ipogeo Records/Janua


Making Monsters è l'ultima fatica di Giuseppe Di Filippo,un album
energico e divertente, nel quale mette in campo tutte le strategie
compositive ed estemporanee acquisite in tanti anni di attività
artistica.

 L'album non va ascoltato ma guardato dentro se stessi,
per far riemergere emozioni ormai sprofondate nell'incessante caos
quotidiano.
 Il titolo dell'opera è un omaggio ai Ramones infatti
una loro canzone recita "i'm making monsters for my friends", per
chi segue Di Filippo sa che non nasconde, anzi, le sue radici
Punk.





 Per uno come me che ha visto i Ramones ben tre volte basta
anche solo questo per apprezzarlo , ma l'ascolto riserva numerose
sorprese ed è impossibile licenziare l'ascolto.

Di base il disco è una particolare formazione in duo sax/batteria,
memorabile e a volte rievocata la interstellare collaborazione tra
John Coltrane e Rashid Ali, dove Di Filippo si alterna tra il sax
tenore, il contralto e il soprano, dialogando con intensa
complicità assieme al batterista Nicholas Remondino. 




Un duo articolato, a volte free altre avant-garde, libero ma senza
perdere l'intenzione ritmica, cicli melodici/ritmici che si
sovrappongono dando vita a dei veri e propri mostri armolodici!




Ci sono anche tre brani dove il chitarrista Filippo Cosentino,
chitarra classica e baritona, si inserisce con grande sintonia,
suggerendo altre traiettorie dove scovare nuovi mostri. 

Di Filippo ci racconta come e dove ha reperito la sua collezione
di mostri:
... I mostri del disco sono costruiti unendo e sintetizzando tutte
le mie esperienze legate al jazz e all'improvvisazione, che mi
hanno formato, non solo come musicista. Demogorgon è il mostro
della serie Stranger Things, il mostro del mondo oscuro. Alì
Bomayè è un omaggio, attraverso la figura di Mohamed Ali, alla
stagione delle battaglie civili che aveva come sottofondo la
grande rivoluzione del free jazz afroamericano che continua con
J.J. omaggio a Joseph Jarman. Poi c'è Glavny, la stazione
ferroviaria di Novosibirsk dove comincia la transiberiana e
Gondar, città dell’Etiopia. Hapaloclahona è il mostro nascosto e
mimetizzato dietro le cose apparentemente innocue.
S. e C. sono dedicate alle persone fondamentali della mia vita.
 I mostriciattoli numerati, #1,#2,#3&#4, sono i brani dedicati a
chi ascolterà il disco che, a seconda delle vibrazioni che ne
riceverà e se vorrà, potrà intitolare a suo piacimento …




L'album si chiude con Susanoo no mikoto, un brano di solo sax,
dove Di Filippo si getta come un Kamikaze sulla Naked City,

estraendo dal cilindro tutto il suo bestiario di suoni,liberando
emozioni di ogni tipo e forma, lingue esotiche e altre diavolerie
indispensabili per chi vuole affrontare un viaggio in solitaria.


Un disco immaginario da guardare con le orecchie e ascoltare col
cuore, con la spensieratezza di un bambino e con l'esperienza di
un Guru. 



Hey! Ho! Let's Go !!!!!!!!!!!!!



28 aprile 2020_Live streaming Sax solo @ipogeorecords facebook


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