"Resonance & Rhapsodies"
«I miei ultimi lavori, “Sideralis” ed “Eternal Love”, apparentemente antitetici sul piano estetico giacché più aleatorio e proiettato verso una dimensione cosmica il primo, mentre più terrigno e radicato in un solco tracciato da una tangibile umanità il secondo, erano in realtà uniti da una attenzione spirituale presente in tutta la mia concezione ed il mio approccio all’esperienza musicale», sottolinea Ottaviano. «Questa sorta di 'Spiritual Unity' contraddistingue di conseguenza anche il nuovo lavoro, che prosegue nell’affermazione di un duplice piano di riflessione ed elaborazione. Il doppio disco intende infatti muoversi in un complesso universo che include da una parte memorie recondite e dall'altra esperienze dirette tradotte musicalmente, entrambe componenti di un unico nucleo vitale che guarda in due direzioni speculari, esterno ed interno. Le memorie recondite contenute in "Resonance", in parte lascerebbero pensare ad un omaggio ad Ornette Coleman, sebbene il doppio quartetto solo nominalmente richiama la produzione del musicista Texano tant’è che oltre una evidente distanza estetica dal suo Free Jazz, anche l’organico si differenzia presentando qui la rarità costituita dalla presenza di due pianisti che agiscono simultaneamente», continua il sassofonista. «A tutti gli effetti c'è qualcosa di più sostanziale in questo capitolo del doppio cd. Lo spazio sonoro è incentrato su di una specie di “sospensione temporale” introspettiva, e la mappa delle composizioni, come in Sideralis, è focalizzata sul disegno dei grooves e delle tracce orbitali che si muovono intorno agli stimoli tematici. Le potenzialità di intreccio e interscambio tra i singoli musicisti ed i moduli che ne possono scaturire fanno il resto. Qui ne vengono sviluppate solo alcune rispetto a quelle che in una situazione live potrebbero ulteriormente concretizzarsi. Se Sideralis era uno sguardo verso spazi interstellari, in Resonance è come se il cosmo su cui si fissa l’attenzione è quello interiore, altrettanto infinito», prosegue. «Rhapsodies, per contrasto e completezza, si riallaccia al primo Eternal Love, raccogliendone grazie ad un paio d’anni di attività concertistica, la messa a fuoco di ispirazioni, dinamiche ritmico-melodiche, improvvisative e di interplay generale che ci appartengono e che nell’insieme caratterizzandoci attraverso un “suono”, diventano un documento identitario. Nella scrittura originale condivisa da tutti musicisti, rinveniamo amori comuni tra cui Monk, Misha Mengelberg, Herbie Nichols, Paul Motian, l’Africa, un certo disincanto umoristico al fianco di una preghiera laica e solenne che permea tutto il lavoro. Ma cosa più importante, si pone l'accento sulla testimonianza artistica come finestra espressiva su di un mondo che ci riguarda e dal quale per le sue immani tragedie e la sua bellezza struggente non possiamo astrarci. Resonance & Rhapsodies rappresenta luoghi immaginari e concreti di una cartografia esplorativa, disegnata da Eternal Love qui anche in versione estesa al Doppio Quartetto, che definisce l’osmosi più pura tra individuo e collettivo, micro e macrocosmo, senso di continuità oltre il temporale».
Domani 1 settembre verrà pubblicato il settimo capitolo della collaborazione tra l'etichetta discografica salentina Dodicilune e Roberto Ottaviano. Sarà distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei migliori store on line da Believe Digital.
Dopo "Un Dio Clandestino" (2008), "Arcthetics. Soffio Primitivo" (2013), "Forgotten Matches. The Worlds of Steve Lacy" (2014), "Astrolabio" (2015), "Sideralis" (2017, disco dell’anno per Top Jazz, referendum indetto dalla rivista Musica Jazz) ed "Eternal Love" (2018).
Oltre al noto sassofonista barese il doppio album (… sostenuto da Puglia Sounds Record 2020/2021 della Regione Puglia (FSC 2014/2020 - Patto per la Puglia - Investiamo nel vostro futuro) verrà arricchito dalla partecipazione di Marco Colonna (clarinetti), Giorgio Pacorig (piano, rodhes), Giovanni Maier (contrabbasso) e Zeno De Rossi (batteria) .
Nel primo cd "Resonance" dall'Extended Love verdà anche Alexander Hawkins (piano), Danilo Gallo (contrabbasso e basso acustico) e Hamid Drake (batteria).
La presentazione ufficiale del disco, proprio nel giorno dell'uscita, sarà ospitata dalla Casa del jazz (martedì 1 settembre ore 21 - ingresso 15 - prevendite su TicketOne) alla Casa del Jazz in Viale di Porta Ardeatina 55 a Roma.