Doux Dèsirs ... Piacevolmente malinconico
Ogni volta che ascolto il suono
struggente dell' OUD, mi vine in mente il racconto del mio amico
Hossin di Orano.
“In Algeria si racconta che l'OUD sia
nato dalla morte di una giovane fanciulla, il padre distrutto dal
dolore realizza con i tendini della figlia le corde per questo
strumento affinché lui possa continuare a sentire la sua voce dal suono piacevolmente
malinconico.”
Quello di Radwan è un Oud arabo svezzato con le alchimie
dei Maqam, ma anche moderno e dalle molte facce, dal quale estrae
suoni a volte chitarristici, spesso si esibisce anche con la
chitarra classica fretless, ricavando armonie eteree.
Il suo lavoro nelle dinamiche e l'attacco del plettro mutano ad ogni
istante, evidenziando un linguaggio maturo e dinamico, erede di artisti come Anouar Brahem e Rabih Abou-Khalil.
Ma in questo disco non c'è solo la
magia araba ... grazie a Michel Godard da decinni
possiamo riascoltare in diversi contesti musicali il Serpent,
strumento antenato della Tuba, che ere caduto nell'oblio. In questo disco Godard ne ricava un
suono cantabile e denso di respiro, un suono arcaico … primitivo,
ma la magia si ripete anche con la Tuba, imponete e fluida ad ogni
intercalare. Con il Basso Elettrico la cantabilità si intreccia
sinuosamente con le melodie enunciate dall'Oud.
Questo disco, nonostante si condisce di
diverse spezie del Mar Mediterraneo, non è sicuramente un disco di
World Music ma piuttosto un album di musica contemporanea.
Nella sua genesi ci sono si caratteri della musica araba, la musica da camera ... quella minimale e
l'improvvisazione Jazz, ma non c'è un idioma predominante, piuttosto
un esperanto vivo nella moderna cultura globale di oggi.
Un lavoro frutto di una contaminazione equilibrata messa in gioco da due musicisti di altissimo livello tecnico, sensibili, ma soprattutto piacevolmente Malati D'Amore per la musica.
Sono
molto piacevoli Il Goloso a
A la folie, con il
loro andamento giocoso e spensierato ci sollevano un po dalle
disarmanti angosce per la Serbia, o
dalla disperata ricerca Su l'onda d'amore ...
l'Acqua
Alta,
oppure scrutando In The
Grotte
seguendo A Trace
of Grace.
Comunque sempre vigili pur sognatori, senza dimenticare che ... Love
at first sight.
“Questo disco è un meraviglioso atto d'Amore”
Brani:
1 - Su l'onda d'amore2 - In The Grotte
3 - Intro to Tenderness
4 - Tenderness
5 - Il Goloso
6 - Dahab
7 - Acqua Alta
8 - Serbia
9 - Malato d'amore
10 - Love at first sight
11 - A la folie
12 - A Trace of Grace
Compositions by Michel Godard (1, 7), Ihab Radwan (2, 4, 6, 8, 9), Michel Godard/Ihab Radwan (3, 5, 10) Dodicilune edizioni except 11 by Michel Godard (Schott Music), 12 by Michel Godard.
Michel Godard - serpent, tuba (2, 8), el. Bass (1, 7, 12)
Ihab Radwan - oud, vocals (9)
Produced by Gabriele Rampino for Dodicilune edizioni, Italy
Label
manager Maurizio Bizzochetti (www.dodicilune.it)
Recorded 13th
and 14th January 2016 at Artesuono, Cavalicco (Ud), Italy
Mixed
and mastered January 2016 at Artesuono, Cavalicco (Ud), Italy
Sound
engineer Stefano Amerio
Cover painting by Bernardino Luini (Luino,
Italy 1484, 1532) - Head of a Woman
Photos by Catherine Lassalle,
Gabriele Rampino, Giovanni Dreossi
Contact: booking by Catherine
Lassalle, please write to lakallas@yahoo.fr
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