domenica 16 maggio 2021

Weird Box, Radio Paris






Lo scorso 2 aprile è uscito per AuandRadio Paris della formazione Weird Box, composta da Francesco Bearzatti al sax tenore e al clarinetto, Bruno Angelini al piano, rhodes e tastiere, Emiliano Turi alla batteria.

Il progetto e l’album sono stati fortemente voluti da questi tre straordinari interpreti accomunati da passate collaborazioni, grande stima reciproca e soprattutto dalla decisa volontà di procedere senza alcun pregiudizio musicale. Ben disposti a lasciarsi coinvolgere dall’inaspettato.

«Per molti anni – racconta Francesco Bearzatti – ho suonato con Bruno musica acustica, e ascoltarlo alle tastiere elettriche mi stimola moltissimo. Emiliano, dal canto suo, è un maestro, il suo drumming è molto preciso e ha un'incredibile esperienza e abilità nella musica elettronica e underground. Mi piace immergermi in sonorità diverse con musicisti molto creativi, è per questo che sono qui».





«Aggiungerei – commenta Bruno Angelini – che Emiliano ha sviluppato un sound molto personale alla batteria con tutti i suoi esperimenti in diversi tipi di musica, ha un grande senso del tempo. Francesco è un improvvisatore fresco e imprevedibile, sempre pronto a cantare, a ballare e mettersi in gioco in tutti i tipi di situazione».

Il nome del gruppo Weird Box del resto è assolutamente programmatico. Il termine “weird” ha molte sfumature e significati: strano, bizzarro, strambo ma anche magico e originale. Tutti perfettamente azzeccati per le tracce che compongono Radio Paris. Una volontà di stupire che però non è fine a se stessa o frutto di un atteggiamento astratto ma intenzionalmente calato nel mondo e in particolare nel tessuto sociale della periferia parigina che abitano e frequentano.




«Abbiamo chiamato il gruppo Weird Box – sottolinea Bearzatti – perché abbiamo deciso di non suonare un jazz normale o semplice musica improvvisata ma di provare a farlo in maniera differente, mettendoci in ascolto delle radio delle banlieu, là dove le differenze sono alla luce del sole e anche nell’aria. Abitiamo tutti e tre a Parigi. La musica che proponiamo è un jazz influenzato dalle radio della periferia di Parigi. In questi quartieri, popolari e poveri, si ascolta molto rap e i suoni sono prevalentemente elettronici. Questo sound ci permettere di riuscire a comunicare un po' più facilmente con i ragazzi di oggi che non frequentano il conservatorio o l'élite delle sale da concerto e dei jazz club. Per questo abbiamo intitolato l’album Radio Paris».

L'alta qualità di questo album è percepibile già dai primi istanti di ascolto, tre artisti senza preconcetti di genere che finalmente sciolgono il pandemico silenzio. La voglia di "giocare" è tanta e si esprime con una coinvolgente energia. Ritmi calzanti e vivaci melodie sono l'inno alla ritrovata libertà. Ammirevole la voglia di ascoltare il tessuto urbano non è da sottovalutare, spesso gli artisti vivono in un proprio mondo anche un pò idealizzato e perdono il contato con la realtà. Sicuramente la periferia di Parigi, come quelle di altre città europee, con le sue "esigenze emergenze" offre molteplici colori e profumi multietnici. 

l'enorme esperienza e sensibilità del trio ci regala una album energico, dove la componente ritmica emerge con grande vitalità, talmente coinvolgente e piacevole da riascoltarlo con gran piacere più e più volte ....

Brani:

1 Why

2 Prince Of Crime

3 Déontologie Blues

4 Axis

5 Jungle 79

6 Friday

7 Hope






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