martedì 28 febbraio 2017

Skrjabinology …



Twelve Colours and Synesthetic Cells è il nuovo disco sigillato dal duo Trovesi-Petrin, si ispira alla Tabella Sinestetica che raffigura un' ottava sulla tastiera del pianoforte dove ogni tasto ha un colore diverso abbinato ad ogni nota, realizzata dal compositore russo Alexander Skrjabin.







La definizione Sinestetica nasce per indicare un' esperienza multi sensoriale:
dal tardo ottocento divenne uno stimolo di ricerca dalla quale filosofi, pittori, compositori, scrittori ed intellettuali di diversa estrazione ne trassero ispirazione. Il coinvolgimento di più espressioni artistiche per stimolare la simultaneità dei sensi. Ha visto una rinascita negli anni cinquanta da parte dei Poeti Beat ispirati dalla nascente musica Jazz (Scrivere BeBop , Prosa Libera), trasceso nel movimento Hippies/Pacifista degli anni sessanta ( Live Painting e Fusion di ogni genere), attraversando le avanguardie dei settanta/ottanta proseguendo fino alle moderne correnti olistiche ( che abbinano le diverse discipline filosofiche orientali e occidentali). 


 
I n questo disco vengono magistralmente fusi il mondo dei colori con quello dei suoni:
nove brani sono ispirati ai preludi skrjabiniani, i restanti dodici prendono spunto dalla già citata tabella sinestetica. Il tentativo di evocare delle immagini dall'ascolto del disco è riuscitissimo, i preludi portano alla memoria le opere realizzate dai più noti pittori impressionisti, mentre i dodici colorati ritratti sinestetici si alimentano di quella impensabile policromia tipica del pittore russo Alexej Von Jawlensky.




 Ogni brano prende vita dal caleidoscopio di suoni che Trovesi, sempre ispirato ed energico come in Summer Evening , e Petrin, dal tocco rapido e delicato in A fabulous fog, sanno generare nella fantasia dell'ascoltatore. 

 
Giallo si anima delle dissonanti astrazioni-composizioni di Kandinsky, prendendo forme e traiettorie infinite simili agli ideogrammi giapponesi componendo luminosi Haiku dall'inevitabile impatto poetico.
Notturno è un acquerello dai tratti sfocati che ritrae un ipotetico Dexter Gordon avvolto dal fumo delle sigarette, tra le ombre della sala ci sono, ad ascoltarlo, Skrjabin e Kandinsky che sorseggiano e picchiettano colorati drinks mentre, al bancone, un giovane scrittore ubriaco declama il suo vagabondo viaggio.... per strada.




Un album intenso e generoso …da guardare con gli orecchi”






Brani:

  1) Finestra e notte e brina (from Prel. Op. 33 n.1)
  2) Alba famigerata (from Prel. Op. 11 n. 1)
  3) Summer Evening (from Prel. Op. 15 n. 5/La Sera)
  4) Osip disse (from Prel. Op. 74 n. 3)
  5) Boris e Alexandr (from Prel. Op. 11 n. 2)
      The Twelve Colours of Skrjabin
      6) Rosso-Arancione (G)
      7) Verde (A)
      8) Bianco-Azzurro (E)
      9) Blu perlaceo (B)
    10) Viola-Porpora (Ab)
    11) Bagliore metallico (Bb)
    12) Giallo (D)
    13) Rosso scuro (F)
    14) Blu (F#)
    15) Grigio acciaio (Eb)
    16) Viola (Db)
    17) Rosso (C)
18) A fabulous fog (from Prel. Op. 16 n. 4)
19) Notturno (from Prel. Op. 67 n. 1)
20) Like a Mystery (from Prel. Op. 16 n. 2)
21) Il sole qui (from Prel. Op. 13 n. 1)
All compositions by Giovanni Trovesi, Umberto Petrin (Dodicilune edizioni)




Gianluigi Trovesi, alto sax, alto clarinet, piccolo
Umberto Petrin, piano 






Produced by Gabriele Rampino for Dodicilune edizioni, Italy
Label manager Maurizio Bizzochetti (www.dodicilune.it)
Recorded, mixed and mastered 22nd-23rd June 2016 at Artesuono, Cavalicco (Ud), Italy
Sound engineer Stefano Amerio
Cover painting by Mirko Baricchi  Photos by Gabriele Rampino






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